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Imprese “rosa”: in continua ascesa, nonostante le difficoltà di accesso al credito

lentepubblica.it • 28 Gennaio 2015

Le imprese guidate da manager donne hanno retto meglio ai morsi della crisi ma con le banche le difficoltà restano. Patrizia Di Dio (presidente Terziario Donna Confcommercio): “Sostenere l’impresa femminile è conveniente per l’economia e il Paese”.

Sono brave, scrupolose e hanno resistito meglio al periodo nero dell’economia, eppure faticano ad accedere al credito. È la paradossale situazione che vivono oggi le imprenditrici. Secondo i dati Confcommercio, le imprese guidate da donne nel periodo di crisi, hanno retto meglio di quelle guidate da uomini: negli ultimi 5 anni, in Italia, il numero complessivo di imprenditori si è ridotto di oltre 205mi1a unità, ma la componente femminile registra una miglior tenuta rispetto a quella maschile (47mila unità in meno contro 158mila), determinando un aumento dell’incidenza delle donne nella nostra economia: le imprese “rosa” sono passate dal 29,8% del 2009 al 30,1% del 2013.

«Sostenere l’impresa femminile — spiega Patrizia Di Dio, presidente di Terziario Donna Confcommercio — è dunque conveniente per l’economia e il Paese. Più lavoro delle donne equivale a più crescita. Recenti proiezioni Ocse rivelano che se nel 2030 la partecipazione femminile al lavoro raggiungesse i livelli maschili, la forza lavoro italiana crescerebbe del 7% e il pil pro capite salirebbe di 1 punto all’anno». A fronte di dati di segno decisamente positivo per il mondo delle aziende rosa, si contrappone però il problema dell’accesso al credito per le imprenditrici: più difficile e a condizioni peggiori. S

econdo i dati dell’Osservatorio nazionale sul credito per le pini, nonostante cresca, rispetto al primo trimestre 2014, la percentuale delle piccole imprese femminili che tra aprile e giugno 2014 si è rivolta alle banche per chiedere un finanziamento (dal 9,3% al 10%), resta comunque inferiore rispetto al totale degli imprenditori (13,3%). E i cordoni delle banche faticano ad aprirsi per le aziende rosa: il credito richiesto viene ottenuto solo nel 20,2% dei casi (in aumento rispetto al 19,2% del primo trimestre) contro il 24,4% dei finanziamenti erogati in totale.

Le difficoltà incontrate dall’imprenditoria femminile, così come le opportunità del “settore”, non sono sfuggite però a un numero sempre maggiore di banche, che oggi propongono servizi ad hoc.

 

 

FONTE: Confcommercio

 

 

 

 

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